C’è qualcosa da dire sul processo di divinazione in sé. La divinazione può essere fatta anche con l’astrologia e con altri mezzi diversi, ma la mia ultima esperienza riguarda in particolare i tarocchi.
Nel corso degli anni, l’astrologia si è concentrata principalmente sull’analisi degli eventi passati, personali e collettivi, nonché sull’approfondimento delle caratteristiche delle persone che mi circondano, sia vicine che lontane, oltre che ovviamente su di me, analizzando gli eventi attuali e talvolta cercando di prevedere i possibili sviluppi futuri, sia personali che collettivi, sulla base degli sviluppi passati e di altri fattori. Da tutto questo si può dire che esiste un elemento di divinazione, anche se non tutto può essere attribuito alla divinazione.
Nei tarocchi, invece, tutto ciò che viene fatto è una pura forma di divinazione. Si tratta di cercare di scoprire ciò che è nascosto, sia nel presente che nel futuro, mentre il futuro può anche essere descritto come un elemento nascosto o sconosciuto in qualche misura. E può essere applicato anche al passato, per comprendere gli sviluppi che hanno portato al presente. Tradizionalmente, i tarocchi sono stati utilizzati per le previsioni future a livello personale, una forma pura di divinazione.
L’analisi astrologica, invece, è per molti versi proprio questo: un’analisi e una sintesi in grado di fornire un quadro dettagliato del soggetto analizzato, sia esso un evento, una persona, un’organizzazione, ecc. In pratica non richiede intuito o capacità psichiche perché tutto è contenuto nei dati, che derivano dalle carte astrologiche, le quali si basano sui movimenti, gli aspetti e le collocazioni planetarie, come è ben noto. Ci sono differenze di opinione tra gli astrologi, ovviamente, perché non si tratta di una scienza esatta (anche se molto basata sui dati) soprattutto a causa della parte interpretativa dei dati, che può variare da un astrologo all’altro, in una certa misura. Ma il processo interpretativo non richiede l’intuizione, anche se a volte può farne uso.
I tarocchi, invece, si basano sull’intuizione e persino sullo psichismo. Anche se il mazzo di tarocchi ha un determinato sistema e regole di significato e interpretazione, è comunque molto aperto all’apporto del singolo lettore in base alle proprie percezioni.
Per alcuni questo rende la lettura dei tarocchi più semplice rispetto all’astrologia, per altri al contrario la rende più difficile, il tutto dipende da quanto la persona sia intuitiva e/o analitica. Naturalmente queste due caratteristiche possono essere combinate e completarsi a vicenda, sarebbe addirittura la situazione ideale, ma tradizionalmente mi sembra che queste due caratteristiche siano percepite come due estremità di uno spettro. Cioè, le persone molto analitiche tendono a non avere intuito e le persone molto intuitive tendono a non avere capacità analitiche. È piuttosto stereotipato, al punto che storicamente gli uomini e le donne sono stati visti, sempre in modo molto stereotipato, come se fossero collettivamente ai due estremi dello spettro: gli uomini sono analitici e le donne sono intuitive. Ovviamente esistono infinite eccezioni a questa regola, se mai questo stereotipo ha una qualche validità.
La divinazione è intuitiva o analitica? Molti diranno che è molto intuitiva e quindi si sposa bene con la pratica dei tarocchi. Ma se l’astrologia viene utilizzata anche per la divinazione, sicuramente viene utilizzata anche nella sua capacità analitica, quindi la divinazione può utilizzare anche alcuni strumenti non così tipici. Di sicuro la situazione migliore sarebbe la combinazione delle due cose, sia l’intuizione che l’analisi.
Per quanto mi riguarda, ho scoperto alcune interessanti manifestazioni di intuizione, o addirittura di psichismo, durante l’uso dei tarocchi. Ad esempio, in molti casi, mentre mescolo le carte pensando a una domanda per uno spread, l’immagine chiara della risposta a quella domanda mi balza improvvisamente in mente, accompagnata da una sensazione di certezza che rende superflua la successiva estrazione delle carte e il loro spread. Probabilmente si può spiegare anche in altro modo, ma comunque…
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